Malattie sessualmente trasmissibili
Se ne sente sempre parlare, ma pochi le conoscono davvero, quasi fossero un tabù… qualcosa che si teme ma che spesso non viene considerato o riconosciuto nel modo giusto. Scopriamo dunque insieme cosa/quali sono le malattie sessualmente trasmesse e come è possibile prevenirle. Chiamate anche malattie veneree (da Venere, dea dell’amore per gli antichi romani), le malattie …
Se ne sente sempre parlare, ma pochi le conoscono davvero, quasi fossero un tabù…
qualcosa che si teme ma che spesso non viene considerato o riconosciuto nel modo giusto.
Scopriamo dunque insieme cosa/quali sono le malattie sessualmente trasmesse e come è possibile prevenirle.
Chiamate anche malattie veneree (da Venere, dea dell’amore per gli antichi romani), le malattie sessualmente trasmesse sono tutte quelle infezioni, causate da virus, batteri, funghi o parassiti, che si trasmettono soprattutto per via sessuale. Alcune di queste malattie possono essere trasmesse anche attraverso altre vie, come ad esempio il sangue.
Le MST più frequenti sono: Chlamydia, Candida, Gonorrea, Sifilide, HIV, virus epatite B e C, Papilloma virus, Scabbia, Herpes, Trichomonas.
Le conseguenze del contrarre una MST, soprattutto se trascurata (non trattata), possono essere gravi e difficili da risolvere: da problemi a breve termine, come vaginiti, uretriti, a problemi a lungo termine, come tumori o AIDS.
Le malattie a trasmissione sessuale, come dice il nome stesso, si trasmettono quindi durante i rapporti intimi, e ovviamente non sono un problema del singolo individuo, ma della coppia.
Bisogna dunque prestare attenzione ad alcuni comportamenti, che devono farci riflettere sui nostri rapporti e sulle possibilità che abbiamo di contrarre le MST:
- non utilizzo del profilattico;
- rapporti sessuali con più partner;
- sesso occasionale;
- scarsa conoscenza del partner;
- consumo di alcol e/o droghe
Non è difficile immaginare quanto le malattie veneree siano diffuse, soprattutto tra gli adolescenti che si approcciano spesso in maniera inconsapevole al sesso o con poche, nulle o scorrette informazioni su questo tema.
Come prevenire le malattie sessualmente trasmissibili?
Spesso si commette l’errore di pensare che l’unica cosa da cui proteggersi in un rapporto sessuale sia solo una gravidanza indesiderata…quando invece c’è anche altro di cui preoccuparsi.
Sono molti i metodi (per evitare la gravidanza) anticoncezionali a cui potersi affidare: pillola anticoncezionale, spirale, diaframma, anello vaginale, cerotto…ma questi non proteggono dalle MST.
L’unica vera barriera, la sola protezione sicura, valida per tenerci lontani da malattie a trasmissione sessuale è il preservativo.
Quindi, in sintesi, possiamo evitare il contagio delle MST con tre semplici regole:
1) Usare il preservativo
La seconda regola è usare il profilattico sempre.
È importante indossarlo sempre e fin dai preliminari: un rapporto incompleto, infatti, è sempre un rapporto a rischio (anche il rapporto orale).
2) Autoispezionare segnali sospetti
La terza regola è auto ispezionarsi: i sintomi di una MST, come lesioni e secrezioni, si possono avere dopo giorni ma a volte anche dopo mesi da un rapporto a rischio!
Spesso, le MST non si manifestano con sintomi evidenti, ma rimangono silenziose, dando comunque delle conseguenze a lungo termine, spesso alterando la fertilità.
Alcune infezioni sono banali e si risolvono in pochi giorni o qualche settimana, senza lasciare conseguenze. Altre volte (come nel caso dell’HIV o della sifilide) la progressione della patologia può portare a complicanze serie, alcune volte letali.
Particolare attenzione si deve prestare a determinati segni e sintomi:
- bruciore o dolore alla minzione
- secrezioni dal pene
- perdite vaginali
- piaghe o escrescenze sui genitali, nella zona rettale o nella zona orale
- ingrossamento dei linfonodi, soprattutto nell’area inguinale
- dolori pelvici, accompagnati in alcuni casi da febbre o diarrea
- comparsa di arrossamenti/eritema su tronco, mani o piedi
In caso di infezione, è necessario avvertire sempre il proprio/propri partner e mettere in atto tutte le precauzioni per evitare ulteriori contagi.
Se c’è il dubbio di avere contratto una MST bisogna rivolgersi subito al medico di fiducia, al proprio ginecologo, al dermatologo o all’urologo. Si può anche contattare il consultorio della ASL, che risponderà ai vostri dubbi.
A volte le MST possono non dare sintomi (essere asintomatiche):
- se il proprio partner ha una diagnosi di MST, è meglio verificare se è presente (se la si è contratta) anche se non si hanno sintomi;
- se hai avuto un rapporto sessuale non protetto è bene fare un test di screening per HIV e sifilide: chiedi al tuo medico di fiducia o presso il consultorio.
3) Rispettiamoci
Divertirsi e amare è una parte importante della vita, soprattutto di quella di un adolescente, ma facciamo bene le nostre scelte: perché correre rischi dove non è necessario?
Tra le MST più comuni vi è l’infezione da Papillomavirus (HPV).
Sono stati individuati più di 100 genotipi di HPV differenti. La maggior parte delle infezioni da HPV si risolve spontaneamente, grazie all’eliminazione spontanea del virus da parte del sistema immunitario. In alcuni casi, tuttavia, l’infezione da parte di alcuni ceppi virali ad alto rischio può portare allo sviluppo di lesioni che possono evolvere in tumori.
L’HPV infatti è responsabile della quasi totalità dei tumori della cervice uterina e di una quota in crescita di altri tumori, per esempio dell’ano, del pene e del tratto oro-faringeo.
Si stima che ben otto donne su dieci circa, sessualmente attive, contraggano un’infezione da virus HPV, di qualunque tipo, nel corso della loro vita, e che circa il 50 per cento di esse si infetti con un ceppo ad alto rischio. Nei ragazzi si stima che 1 su 3 contragga un’infezione da HPV, 1 su 5 con un ceppo ad alto rischio.
I virus che colpiscono la cute e causano le comuni verruche si trasmettono tramite il contatto con la pelle di una persona infetta. Anche per le zone genitali il contagio avviene per contatto, in particolare durante i rapporti sessuali, non necessariamente completi, di tipo vaginale, orale o anale. L’uso del preservativo, spesso indicato per difendersi da altre malattie a trasmissione sessuale, in questo caso può ridurre il rischio di contagio, ma non protegge completamente dall’infezione poiché ci si può infettare con l’HPV anche attraverso il contatto di regioni della pelle non coperte dal profilattico.
La maggior parte delle persone infette può trasmettere il virus ad altri senza accorgersene: avere un partner stabile da molto tempo non è quindi garanzia di sicurezza contro l’infezione. Il contatto con il virus potrebbe essere avvenuto in una precedente relazione anche molti anni prima, senza manifestare alcun sintomo.
È possibile prevenire le infezioni provocate dai ceppi di HPV più pericolosi con uno strumento semplice e importante: la vaccinazione anti-HPV.
Gli studi clinici hanno dimostrato che i vaccini sono in grado di prevenire oltre il 90 per cento dei tumori associati a HPV: prevenendo l’infezione la vaccinazione previene anche la formazione di lesioni precancerose che nel tempo potrebbero progredire in un tumore.
In Italia la vaccinazione anti-HPV è raccomandata e offerta gratuitamente a ragazze e ragazzi a partire dagli 11 di età.
Per prenotare la vaccinazione o avere ulteriori informazioni rivolgiti al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica afferente al tuo Comune di Residenza!
Consultorio di Lanusei – Tel. 0782 490 421 (tutte le mattine dal lunedì al venerdì, martedì e giovedì pomeriggio fino alle 17:30)
Consultorio di Tortolì – Tel. 0782 600 365 (tutte le mattine dal lunedì al venerdì, lunedì e martedì pomeriggio fino alle 17:30)
Ambulatorio vaccinazioni Jerzu – Cell. 366 82 46 194
Ambulatorio vaccinazioni Lanusei – Cell. 339 87 56 909
Ambulatorio vaccinazioni Tortolì – Cell. 339 87 53 700
Indirizzi e-mail: [email protected] – [email protected]
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