In Ogliastra un abitante su otto è affetto da diabete mellito tipo 2
Gisella Meloni, direttrice del servizio di Diabetologia della Asl Ogliastra: «Pronti a creare una rete integrata per la presa in carico dei pazienti».
Tortolì, 12 novembre 2025 – In Ogliastra un abitante su otto soffre di diabete mellito di tipo 2. Secondo i dati della Asl Ogliastra (aggiornati a luglio 2025) i pazienti in trattamento per questa patologia sono oltre 6700. Una vera e propria epidemia, come la definisce l’Organizzazione mondiale della sanità. Ed è per questo che occorre concepire ed attuare nuove strategie per combattere un fenomeno che è in continua crescita, sia a livello nazionale, sia a livello mondiale.
Della necessità di trovare nuove strade per affrontare questa sfida per la sanità pubblica, si è parlato durante il corso di formazione “La gestione del paziente critico con diabete mellito da parte di un team allargato: come orchestrare la multidisciplinarietà”, organizzato dalla s.c. di Diabetologia e malattie metaboliche della Asl Ogliastra. L’incontro si è svolto nei giorni scorsi nella sala conferenze del Centro di Salute Mentale di Tortolì. Tantissimi i medici di medicina generale e gli operatori sanitari presenti, che hanno ascoltato le relazioni e interagito con gli esperti dell’azienda sociosanitaria ogliastrina chiamati ad intervenire.
«Il nostro servizio segue attualmente oltre 6700 persone che soffrono di diabete mellito di tipo 2 – spiega la dottoressa Gisella Meloni, direttrice della s.c. di Diabetologia e malattie metaboliche della Asl Ogliastra – questo problema, purtroppo, è diventato enorme ed è in continua espansione. Per questo – continua la responsabile del servizio – dobbiamo assolutamente unire le forze tra diversi professionisti e parlare lo stesso linguaggio». Il diabete è una malattia interdisciplinare, per via delle implicazioni che genera nei pazienti: causa infatti complicanze croniche, tra cui problemi cardiovascolari e nefrologici. «La risposta a cui dobbiamo ambire è quella di creare un’équipe per la presa in carico condivisa del paziente – puntualizza la dottoressa Meloni – occorre creare una rete diabetologica, costruendo una connessione tra pazienti, medici, infermieri e amministrativi. Questo è un passaggio ineluttabile – conclude la direttrice - se riusciremo ad avviare un percorso del genere, la gestione multidisciplinare sarà un qualcosa di sistematico che renderà più rapido e fluido l’accesso alle cure per i nostri pazienti».
Durante le due sessioni del corso si è parlato anche della diagnosi del diabete e degli ultimi sviluppi della tecnologia, soprattutto legati all’autocontrollo glicemico da parte del paziente (applicazione e utilizzo di diversi tipi di sensori) e della possibilità di prescrizione di farmaci innovativi. La chiusura dei lavori ha visto la presentazione di due interessanti casi clinici da parte dell’équipe del servizio di Diabetologia e malattie metaboliche della Asl.
Ultima modifica
12 Novembre, 2025