«Prevenzione è rivoluzione»: la lezione di Garattini

Il fondatore dell’istituto Mario Negri di Milano ospite dell’evento “La salute spiegata alle ragazze ed ai ragazzi” organizzato dalla Asl Ogliastra.

Un momento della videoconferenza con il professor Silvio Garattini.
Un momento della videoconferenza con il professor Silvio Garattini.

Tortolì, 7 maggio 2024 – «La prevenzione richiede una grande rivoluzione culturale, dobbiamo cambiare il nostro paradigma: bisogna puntare a curare solo le malattie che non sono evitabili, le altre possiamo allontanarle attraverso buone abitudini di vita». È questo il messaggio che il professor Silvio Garattini, farmacologo e fondatore dell’istituto Mario Negri di Milano, ha voluto lanciare agli studenti ogliastrini nella videoconferenza che si è tenuta nell’auditorium “Fraternità” della Caritas di Tortolì, dal titolo “La salute spiegata alle ragazze ed ai ragazzi”. L’incontro è stato organizzato dall’Ares Sardegna e dalla Asl Ogliastra.

Durante l’evento, moderato dal giornalista Giacomo Mameli, i ragazzi del biennio delle scuole dell’Iss Businco di Jerzu, dell’Iss “Leonardo Da Vinci” di Lanusei e dell’Iti di Tortolì hanno dialogato con il professore, ponendogli delle domande sul suo libro “La salute spiegata ai ragazzi”. All’incontro erano presenti anche il direttore generale della Asl Ogliastra, Andrea Marras, il direttore sanitario, Francesco Logias, il vicesindaco di Tortolì, Luigi Cardia, il dirigente dell’Iti di Tortolì, Basilio Drago, la presidente dell’associazione Iris Ogliastra Anna Maria Piga e il presidente dell’associazione Medicina teatrale e narrativa, Carlo Zuddas.

«Le malattie non piovono dal cielo, ma dipendono dai nostri comportamenti – ha spiegato Garattini nella parte introduttiva del suo intervento – in Italia abbiamo un’ottima aspettativa di vita, ma il discorso cambia quando si parla di “durata di vita sana”: purtroppo siamo soggetti a tante patologie che nella maggior parte dei casi sono evitabili». Una delle chiavi per un’esistenza lunga e in salute è il cibo. «La frutta e la verdura devono essere alla base della nostra alimentazione, perché ci permettono di assumere fibre che sono fondamentali per una buona funzionalità intestinale e sono importanti per assorbire le sostanze dannose. Altro aspetto basilare – precisa Garattini – è la quantità di cibo che assumiamo: mangiare meno è fondamentale per il nostro benessere».

Tante le domande che i ragazzi hanno voluto porre al professore: dall’educazione alla salute nelle scuole, agli effetti della cannabis sul nostro cervello, passando per i disturbi dell’alimentazione che riguardano i più giovani. «Alcuni trai i problemi più frequenti che si riscontrano nei ragazzi sono l’anoressia e la bulimia, entrambi possono portare a gravi malattie, nel primo caso di tipo sessuale, nel secondo di carattere cardiovascolare» – ha spiegato il professore. Garattini ha poi messo in guardia gli studenti sul consumo di prodotti industriali come le cosiddette “merendine” e l’alcol. «Oggi tra i giovani vanno di moda gli aperitivi, momenti in cui si consumano grandi quantità di alcolici – ha sottolineato il professore – sappiamo da relativamente poco tempo che questa è una sostanza cancerogena, quindi, in linea teorica, dovrebbe esserne completamente evitata l’assunzione». Semaforo rosso anche per gli snack, particolarmente gettonati tra le fasce più giovani: «Sono prodotti industriali molto calorici e che contengono conservanti, per questo – conclude il professore – è meglio evitarne il consumo». Prevenzione è rivoluzione, insomma: meglio iniziare da ragazzi.

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