Buone pratiche per costruzioni/ristrutturazioni di edifici
Documento regionale di buone pratiche che compendia i principali criteri da adottare nell’ambito della pianificazione, progettazione, realizzazione e gestione degli edifici, la cui qualità assume un importante ruolo per la salute della popolazione.
La qualità dell’ambiente indoor – inteso come ambiente complesso riservato alle funzioni residenziali/abitative (ambiente di vita) – assume un ruolo fondamentale nella vita di ogni individuo, considerata la prolungata permanenza della popolazione in tale ambiente, le condizioni di inquinamento acustico, elettromagnetico, la presenza di inquinanti dell’aria indoor o di altri fattori (quali ad esempio l’assenza di adeguati spazi abitativi o di comfort termoigrometrico) che possono incidere negativamente sul benessere degli individui, talvolta arrecando gravi danni alla salute.
L’Azione per Buone pratiche su obiettivi prestazionali sanitari e ambientali integrati per costruzioni /ristrutturazioni di edifici e relativi interventi di formazione specifica” del Programma Predefinito PP9 del Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025, prevede:
- la predisposizione e l’adozione di un Documento regionale contenente le principali buone pratiche sanitarie e ambientali integrate nel campo dell’igiene edilizia, orientate alla riduzione dell’esposizione ai principali fattori di rischio indoor potenzialmente pericolosi per la salute e finalizzate alla tutela della salute pubblica;
- l’organizzazione e l’attuazione, da parte dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL della Sardegna, di interventi formativi per lo sviluppo di specifiche competenze su tali buone pratiche, rivolti ad operatori sanitari e ad operatori ambientali dell’ARPAS.
Al riguardo è stato istituito un Tavolo Tecnico regionale interistituzionale, intersettoriale e interdisciplinare che ha predisposto il “Documento regionale di Buone pratiche su obiettivi prestazionali sanitari e ambientali integrati per costruzioni/ristrutturazioni di edifici” adottato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 27/31 del 10.08.2023.
Detto Documento regionale di buone pratiche compendia i principali criteri da adottare nell’ambito della pianificazione, progettazione, realizzazione e gestione degli edifici, la cui qualità assume un importante ruolo per la salute della popolazione. Oltre agli aspetti strettamente legati alla qualità dell’aria indoor e all’’ambiente interno di un edificio, nel Documento regionale viene posto l’accento sul ruolo centrale delle interazioni tra l’ambiente indoor e lo spazio circostante, sia sotto il profilo ambientale, dunque correlato ai tipici fattori di rischio per la salute presenti nell’area in cui è ubicato l’edificio (inquinamento atmosferico, acustico, elettromagnetico, ecc.), sia relativamente agli ulteriori elementi che condizionano la qualità di vita dei residenti, come ad esempio la disponibilità e la fruibilità di aree verdi e parchi pubblici, la pulizia e il decoro degli spazi comuni, la disponibilità di luce naturale, ecc.
Nell’ottica di definire le buone pratiche in edilizia tese a una migliore qualità urbana, sia sotto il profilo sanitario degli spazi di vita e sia sotto il profilo strettamente costruttivo e prestazionale degli insediamenti, nel Documento regionale vengono affrontate le tematiche che rientrano nell’ambito dell’edilizia sostenibile, che includono numerosi argomenti tra cui la bioclimatica, l’efficientamento energetico, le caratteristiche dei materiali da costruzione, sia sotto il profilo tecnologico che in relazione al loro impatto sull’ambiente e sulla salute.
Per maggiori informazioni, accedi alla sezione del sito tematico SardegnaSalute della Regione Autonoma della Sardegna dedicata al Documento regionale di Buone pratiche su obiettivi prestazionali sanitari e ambientali integrati per costruzioni/ristrutturazioni di edifici.
Ultima modifica
20 Settembre, 2024